Non farti trovare impreparato e scopri come riuscire a fare buona impressione durante un colloquio di lavoro. In questo articolo trovi consigli utili, le domande più frequenti dei recruiter e le domande che sarebbe opportuno fare.

Come fare buona impressione

Il tuo curriculum ti ha fatto arrivare fino a qui, ora dipende molto dall’impressione che saprai suscitare. Ricorda che: Non c’é una seconda occasione per fare una buona prima impressione, perché secondo le statistiche il 52% dei responsabili delle risorse umane, decide chi è idoneo al ruolo tra il primo ed il secondo colloquio.

Quando si tratta di un colloquio con un’azienda del settore cannabico, è molto importante presentarsi come un professionista perché anche se può essere un settore meno formale rispetto ad altri, non significa che l’azienda non cerchi serietà in un candidato. Usa il tuo knowledge sulla pianta per creare empatia, ma sempre con professionalità ed argomenti coerenti.

Consigli

  • Arriva preparato: è buona norma ricordarsi il nome della persona con cui sei in contatto per fare il colloquio, e se non lo conosci cerca di fare una ricerca sui valori aziendali e su quali sono le loro attività.
  • Cosa indossare: tieni presente che nel momento in cui verrai assunto dovrai rappresentare i valori dell’azienda, cerca di vestire in modo consono a seconda del ruolo che stai cercando. L’importante è sentirsi comodi e disinvolti con quello che si indossa.
  • Puntualità: è un elemento fondamentale per iniziare a dare una buona impressione, puoi pianificare il percorso in anticipo cercando di tener in conto eventuali ritardi.
  • Trasmetti positività: arrivare con un sorriso e stringere la mano con decisione (senza esagerare), può farti stabilire un contatto positivo fin dall’inizio.
  • Linguaggio del corpo: cerca di essere consapevole dei tuoi movimenti ed espressioni, se non ti senti pronto, prova davanti allo specchio. Il linguaggio del corpo dice molto di una persona e di come affronta il momento; durante il colloquio mantieni una posizione eretta, esprimiti con entusiasmo ed evita movimenti nervosi o ripetitivi.
  • Parlare troppo o troppo poco: è importante ascoltare bene le domande e rispondere in modo centrato e pertinente, possibilmente elencando esempi concreti e cercando di creare empatia. La sintesi è importante ma senza esagerare, non esprimerti a monosillabi.
  • Sfrutta bene il tempo: solitamente un colloquio dura dai 20 ai 50 minuti, mantieni l’attenzione e continua a mantenere interesse durante tutta la durata dell’intervista.
  • Non fumare: cerca di non fumare (ingerire, vaporizzare…) cannabis prima di andare all’appuntamento, non è il momento per abbassare la guardia: è un’occasione che non si ripeterà.

Colloquio di lavoro: un incontro unico ed irripetibile.

Domande più frequenti durante un colloquio

I datori di lavoro in pochi minuti devono riuscire a sapere se sei la persona che stavano cercando e le domande solitamente vengono studiate anche a seconda del profilo del candidato. Non si tratta di dare risposte perfette, ma di fare la differenza. È importante non rimanere passivi e cercare di creare un dialogo in modo che le domande non siano un “botta e risposta”. Si tratta di un incontro unico ed irripetibile, cerca di dare il meglio e sii coerente con le informazioni che hai dato nel curriculum.

Raccontaci di te e delle tue esperienze

Studia delle possibili risposte ed una presentazione libera su di te ed il tuo percorso professionale. Cerca di essere spontaneo, anche se sembra scontato é importante aver personalità e cercare di distinguersi dagli altri candidati. Identifica gli elementi da sottolineare, ovvero quanto peso dare a ciascun aspetto del curriculum.

3 punti di forza e 3 punti deboli

Una banalità, ma molto temuta. Un candidato che conosce i propri punti di forza è probabile che sia più in grado di esprimerli durante il suo lavoro, ed allo stesso tempo riconoscere le proprie debolezze (nessuno è perfetto) è un segno di maturità. Cerca di adattare la risposta a seconda della posizione offerta, individua le soft skills che potrebbero essere richieste e soprattutto cerca di trasformare i tuoi punti deboli in modo che non appaiano come difetti. Non utilizzare cliché e ricorda che è meglio ammettere di avere difetti ed avere una strategia per superarli che non esserne consapevoli.

Perché ti interessa questo lavoro?

Dimostra di conoscere bene l’azienda ed i suoi valori, visita il loro sito web ed i loro social. Fai capire ai responsabili delle risorse umane che conosci l’offerta e che compi con i requisiti richiesti, soffermati sulla reputazione dell’azienda e sulla soddisfazione che potrebbe darti collaborare con loro. Cosa non dire: “Ho bisogno di soldi”, “È dietro casa” o altre risposte troppo vaghe.

Perché dovremmo scegliere proprio te?

È una domanda insidiosa, che non prevede una risposta standard. Per colpire il recruiter dovrai spiccare tra tutti i candidati e fare qualcosa in più, evita un atteggiamento di superiorità e cerca di apparire consapevole di essere la persona giusta per quell’offerta di lavoro. Sottolinea i tuoi punti di forza e comunica in maniera empatica la tua passione per il lavoro, affermando con convinzione il tuo desiderio di far parte del team.

Come hai superato un ostacolo sul lavoro?

Qualsiasi sia la tua professione, sicuramente hai dovuto affrontare qualche sfida durante la tua giornata lavorativa. Un cliente infuriato, un fornitore che non è puntuale oppure un collega che ha commesso un errore… qualsiasi episodio vuoi raccontare cerca di focalizzarti sulla soluzione e non sul problema, evidenzia come hai saputo risolverlo e trasformarlo in un’opportunità.

Dove ti vedi tra 5 anni?

Le tue prospettive per il futuro ricoprono un ruolo molto importante per i datori di lavoro. Trova la formula adatta per elencare i tuoi obiettivi professionali, non divulgarti su ambizioni private, e cerca di non distanziarti troppo da quello che potrebbe essere coerente con l’offerta di lavoro.

É importante aver personalità e cercare di distinguersi dagli altri candidati, identifica i tuoi punti di forza.

Cosa chiedere ai datori di lavoro

Il momento del colloquio non è importante solamente per farti conoscere, ma è anche una grande opportunità per conoscere l’azienda e la loro missione. Fare domande e chiedere spiegazioni se qualcosa non ti è chiaro può aiutarti a conoscere meglio il ruolo offerto ed i loro progetti futuri; inoltre è sempre sinonimo di curiosità ed intraprendenza, qualità che sono molto apprezzate dai responsabili delle risorse umane.

Posso chiedere dello stipendio?

Solitamente lo stipendio viene informato già nell’annuncio di lavoro, ma se così non fosse, non c’è nessun inconveniente a richiedere informazioni sulla remunerazione prevista, l’importante è chiederlo nel modo corretto.

Durante il primo colloquio di lavoro è bene mettere in rilievo le proprie capacità ed il proprio entusiasmo, lascia che sia il recruiter ad affrontare per primo l’argomento. Se non lo fa, puoi aspettare la fine del colloquio in modo da capire se lo stipendio è adeguato al ruolo e alle tue aspettative.

Non bisogna dare l’idea di essere lì solamente per soldi, anche se quando si tratta di un contratto di lavoro, fondamentalmente, è di questo che si tratta: prestare un servizio lavorativo per ricevere una compensazione.

Se sei un neolaureato non puntare allo stipendio più alto possibile, ma ad uno in linea con la tua preparazione ed esperienza. Tieni conto delle possibilità di crescita professionale e la formazione che offre l’azienda, a volte è meglio iniziare con uno stipendio più basso ed avere una lunga carriera che avere un buon stipendio ma solo per pochi mesi. Dipendendo dal ruolo dell’offerta, puoi iniziare la domanda chiedendo dei benefit previsti, o degli incentivi.

Trasforma la domanda in una richiesta di chiarimenti sulle prospettive aziendali, dopotutto non dobbiamo nascondere il nostro interesse economico, ma é bene ricordarsi di formulare sempre la domanda con eleganza e diplomazia.

Quali saranno con esattezza le mie mansioni?

Se nell’annuncio le mansioni sono state elencate in maniera generica o poco dettagliata, è una domanda che puoi e devi fare per sapere se è veramente il lavoro che fa per te. Inoltre conoscendone i dettagli, potrai far riferimento alle tue abilità ed esperienze specifiche in quelle determinate mansioni.

Avrei possibilità di carriera?

Questa domanda dimostra la tua volontà di crescere professionalmente e che sei una persona che ha intenzione di impegnarsi a lungo termine. Potresti chiedere di darti qualche esempio, di come lavora il team e come è cresciuto nel tempo, in questo modo saprai se è un team stabile o se cambia frequentemente.

Quando saprò se sono stato scelto?

Molte volte l’attesa logora, e soprattutto se il lavoro ci interessa particolarmente. Purtroppo non tutti i responsabili delle risorse umane inviano un feedback quando il colloquio ha avuto un esito negativo, per questo motivo è opportuno chiedere se l’azienda ha intenzione di rimettersi in contatto con te per farti conoscere la sua scelta.

 

Speriamo che i nostri consigli ti siano utili per affrontare al meglio il tuo prossimo colloquio di lavoro; se vuoi approfondire e sapere come creare un curriculum perfetto, leggi il nostro articolo qui.

Hai ancora qualche dubbio e non sai come prepararti per un colloquio? Lascia un commento e ti risponderemo nel più breve tempo possibile.