In questa serie di interviste riportiamo le esperienze e le opinioni di chi della cannabis ne ha fatto una professione.

Growers, breeders, biologi, esperti di marketing, bud tenders, addetti alle vendite, ed altri esperti del settore, spiegano come hanno iniziato la loro carriera, le difficoltà che hanno incontrato e come si sono formati per arrivare dove sono.

Scopriamo cosa ne pensano della situazione attuale e futura del settore cannabico ed infine chiediamo qualche consiglio utile per chi vuole diventare un professionista della cannabis.

Intervista #2: Marco di Lumatek

In questa intervista conosceremo meglio le opinioni di un professionista che collabora con una delle marche leader dell’illuminazione per le coltivazioni indoor: “Lumatek”, che pochi giorni fa ha vinto il premio per “miglior prodotto per la coltivazione” con il loro “Lumatek Zeus 600W PRO” alla fiera “Spannabis” (l’evento più importante del settore).

Il protagonista di questa seconda intervista della nostra serie, si chiama Marco ed è Sales Manager. È originario di Milano ma vive a Granada (quando non è in viaggio per lavoro).

Scopriamo come è riuscito a fare carriera nel settore, cosa ne pensa del futuro dell’industria della cannabis e cosa consiglia a chi decide di intraprendere una carriera nel mondo cannabico. 

Piantina di cannabis in coltivazione indoor.

Quando e come hai iniziato a lavorare nel settore?

Ho partecipato alla prima edizione dell’evento “Canapamundi” nel 2015 come espositore per Vaponic, ed in quella circostanza sono entrato in contatto con altre aziende del settore.

Ho iniziato a collaborare negli eventi e fiere con “Kannabia Seeds” e successivamente son entrato a fare parte della famiglia di “Plantasur” come membro del dipartimento di vendite internazionali.

Hai trovato difficoltà ad entrare nel campo?

No, al contrario, l’entrata è stata quasi immediata.

Quali sono le 3 cose che ti piacciono di più del tuo lavoro?

Principalmente, la grande diversità di profili con cui ho a che fare, perché passo da realtà piuttosto informali/famigliari fino a grandi aziende molto serie. 

Inoltre, il contesto dinamico é sempre più internazionale, pensa che entro in contatto ogni settimana con i 5 continenti. Per ultimo, i continui cambiamenti del mercato ed i progressi tecnologici del mio settore, non ci si riesce proprio ad annoiare!

Come ti sei formato per arrivare a questo punto?

Parlare e lavorare in 4 lingue è stato decisamente il mio punto forte, oltre alla capacità di organizzare un volume di informazioni molto grande e di gestire comunicazioni frequenti e molto numerose allo stesso tempo.

Cosa significa per te lavorare come sales manager nel settore cannabico?

Gestire una squadra di professionisti richiede una grande capacità di problem solving, soprattutto in un contesto di smart-working dove il rispetto e la cordialità sono ancora più necessarie che in caso di un ambiente di lavoro in presenza.

In più, lavorare in un contesto molto eterogeneo ed internazionale richiede un costante sforzo empatico per adattarsi a culture e politiche commerciali distinte.

Fiore di cannabis al microscopio.

Chi devi ringraziare?

Sicuramente al CEO di “Plantasur” che ha avuto fiducia in me fin dall’inizio, ma anche e soprattutto molti clienti con cui ho avuto il piacere di collaborare negli ultimi anni, sviluppando ottime relazioni personali che in molti casi sono andate oltre il semplice rapporto commerciale. Casi di questo genere rendono il lavoro ancora più piacevole.

Secondo te, al momento qual’è la sfida più grande del settore?

Purtroppo questo settore è fortemente caratterizzato da una generale tendenza al ribasso dei prezzi, molto più che in altri settori.

Il fatto che il marco legale non sia spesso del tutto definito contribuisce a questo atteggiamento che ancora risente della logica commerciale informale o non legale del mercato nero, per cui spesso non c’è una visione commerciale dignitosa e si applicano politiche di prezzi eccessivamente aggressive che minacciano la rentabilità delle vendite di molti prodotti.

Oltre a questo, l’incertezza a riguardo delle possibili novità a livello legislativo costituiscono una grande incognita, dato che dalle specifiche politiche di regolarizzazione e legalizzazione presenti e future dipende il futuro di molte aziende del settore.

Come vedi il settore della cannabis tra 10 anni in Europa?

Mi auguro che tra 10 anni, o anche meno, lo status legale della Cannabis in Europa sia più chiaro e che questa pianta venga finalmente legalizzata nei principali mercati del continente. 

Sarà interessante vedere come la possibile legalizzazione in Germania cambierà lo scenario attuale, che vede la Spagna come il principale mercato europeo, con una differenza tuttora molto grande rispetto agli altri principali mercati (Regno Unito, Francia e Germania, non necessariamente in questo ordine).

Dove ti vedi tra 10 anni a livello professionale?

Difficile fare previsioni in un contesto lavorativo che non dipendente dalle logiche di mercato, dove il turnover aziendale è molto frequente e dove spesso si assiste a cambiamenti di posizione lavorative all’interno dello stesso settore (come per esempio nel mio caso). 

Tutto dipenderà anche da come si svilupperà il settore, a seconda soprattutto delle direttive politiche, che sicuramente lasceranno non poche persone insoddisfatte, come successo nel caso della California qualche anno fa.

Un consiglio che daresti a chi vuole entrare in questo settore?

Siano benvenute tutte le figure professionali che vogliano contribuire a far crescere il settore, nell’insegna del rispetto reciproco, anche nel caso di aziende direttamente in concorrenza, dato che il turn-over è ancora molto frequente ed un possibile rivale di oggi potrebbe essere un collega domani.

Conclusioni

Ringraziamo la sua disponibilità e di averci dedicato un pò del suo prezioso tempo per farci scoprire di più su chi lavora tutti i giorni nel mondo della cannabis. Se volete seguirlo o entrare tra i suoi contatti, lo trovate su LinkedIn cliccando qui.

La serie di interviste “Parlano i professionisti della Cannabis” continua, rimani aggiornato per non perderti i loro consigli. 

Hai qualche domanda che vorresti fare ai professionisti della cannabis? Vuoi suggerirci qualche personaggio di cui vorresti conoscere l’opinione? Scrivi un commento qui sotto!